Sono molti i cavalli, giovani, e non, che non si fidano della mano del cavaliere e hanno paura a cercare il contatto con l’imboccatura.
Andrew Hoy, uno dei top rider del completo, ci spiega con pochi e semplici consigli come risolvere la questione
6 TOP TIPS
1 Sono diventato l’atleta che sono grazie al team che ho intorno. Dalla bardatura del cavallo, all’addestramento, alle cure mediche e dentistiche, all’alimentazione… ogni cosa influisce sulla performance. Assicuratevi quindi che tutto funzioni al meglio a cominciare dalla testiera, l’imboccatura e la sella. Nessun cavallo cercherà il contatto se in bocca ha un disagio o se ha una bardatura che non si adatta a lui.
2 Il primo obiettivo nel lavoro è quello di creare energia e impulso “dalla gamba alla mano”. Questo educa il cavallo a lavorare sul “motore” e cioè sulla spinta da dietro in avanti, che lo porta ad appoggiarsi all’imboccatura.
3 Non usate mani dure, né azioni forti. Le mani devono essere ferme ma non fisse. I gomiti devono essere elastici, altrimenti le braccia si irrigidiscono.
Tenete le gambe vicine e attive per stabilire un ritmo brioso e regolare. Il ritmo è la chiave di tutto, indipendentemente dalla disciplina.
4 Tenete impegnata la mente del cavallo, cambiate direzione, fate tanti movimenti di maneggio, sempre montando in avanti. Anche le tensioni si risolvono in avanti. Se il cavallo alzala testa durante le transizioni, non permettetegli di scappare ‘precipitandoci’ dentro. Conservate però un’energia attiva da dietro ‘spingerlo’ nel contatto.
5 Con il cavallo giovane fate molte pause. Se è stanco non imparerà nulla. Durante le pause nel lavoro ponetevi delle domande:il cavallo risponde alla gamba, il suo corpo si muove bene sotto la sella? Il mio assetto lo aiuta nel lavoro?… riportate sempre tutto a concetti semplici.
6 Ricordate: quello che vogliamo è creare una situazione di fiducia e reciproco rispetto. Questo può voler dire dedicare del tempo per risolvere problemi che hanno radici profonde nel passato.