Martin Fuchs, nato in svizzera il 13 luglio del 1992, appartiene a una famiglia di forte tradizione equestre. Il padre Thomas e lo zio Markus sono stati entrambi cavalieri olimpici e oggi sono trainer internazionali, la madre Renata è stata a sua volta amazzone internazionale oltre che campionessa svizzera. Oggi Martin conduce insieme ai suoi genitori la loro scuderia a Wängi nel nord-est della Svizzera.
Già dalle sue prime apparizioni sulla scena internazionale, dopo un’ottima stagione juniores e young riders dove già collezionava medaglie, si capiva che Martin Fuchs sarebbe arrivato ben presto ai vertici mondiali. La sua classe innata, istinto e sensibilità da grande uomo di cavalli uniti a una tecnica e un ‘modo di fare’ da campioni erano i segnali certi del suo percorso verso la vetta. Martin è nato e cresciuto in un mondo di cavalli ‘perfetto’ da cui ha iniziato ad attingere, ancora inconsapevolmente, sin da piccolissimo giorno dopo giorno.
Oggi, pur giovanissimo e sempre semplice nei modi, ha una personalità ben radicata, idee chiare e un atteggiamento da vero campione, calmo e concentrato. Una calma, la sua, che trasmette visibilmente ai suoi cavalli.
Nel secondo giro della finale di salto individuale a Rotterdam, quello decisivo in cui si decretava il nuovo campione europeo 2019, non si sentiva volare una mosca… Martin e Clooney, penultimi a entrare, hanno fatto il loro percorso con la massima concentrazione e attenzione ma in serenità e scioltezza, mostrando una comunicazione e un feeling davvero eccezionali e con una precisione da lasciare tutti a bocca aperta. Ed è proprio così che sono i grandi binomi.
A soli 28 anni Martin ha già conquistato una medaglia d’argento ai WEG di Tryon 2018, l’argento nella World Cup Final a Göteborg e il titolo di CAMPIONE D’EUROPA, con il suo fedelissimo grigio Clooney 51
Clooney 51
è un cavallo come ce ne sono pochi.
È molto intelligente e brillante, mette attenzione in tutto ciò che fa, è sempre concentrato e pensa sempre a quello che deve fare.
È equilibrato e ragiona, non corre mai verso i salti né si tende, resta sempre sereno. Qualche volta in un concorso per lui nuovo il primo giorno può essere un po’ fresco, un po’ attento, ma si ambienta subito e diventa davvero perfetto! A casa è di facile gestione, è simpatico e super viziato da tutti, chiunque arriva in scuderia va a coccolarlo…”, racconta Martin.
Clooney 51 è un castrone Westfalen nato nel 2006 da Cornet Obolensky e da Freulein vom Moor da Ferragamo; il bel grigio ha collezionato una lunga serie di successi negli ultimi tre anni al punto che Luigi Baleri, proprietario di Clooney 51 e di Chaplin, altro top cavallo di Fuchs, ha ricevuto il premio come ‘Proprietario dell’anno 2018’ attribuitogli dal Club dei Proprietari, premio che gli è stato consegnato a Rotterdam in occasione dei Campionati Europei. Clooney è con Martin dal 2014, quindi da quando aveva otto anni; negli anni precedenti, per tutto il periodo delle gare dei cavalli giovani, era stato montato da Jana Wargers.
Martin Fuchs è il sesto cavaliere svizzero nei 62 anni di storia degli europei ad avere vinto l’oro individuale. Martin ha iniziato a montare a 5 anni e, sebbene all’inizio fosse forse un po’ timido, come lui stesso afferma, crescendo si è messo ben evidenza partecipando ai Giochi Olimpici Giovanili nel 2010 a Singapore con Midnight Mist vincendo l’oro a squadre e piazzandosi al 9° posto individuale. Nel 2012 si è aggiudicato l’oro individuale e l’argento a squadre agli Europei Young Riders con Principal 12. In totale ha preso parte a 8 edizioni degli Europei giovanili, salendo più volte sul podio a squadre e individuale; inoltre, ha partecipato a 3 edizioni degli Europei assoluti ottenendo due bronzi a squadre, Aachen 2015 e Göteborg 2017, oltre al titolo assoluto conquistato a Rotterdam lo scorso agosto in sella a Clooney 51. Ha preso parte a 3 Finali di Coppa del Mondo ottenendo il secondo posto nel 2019 a Göteborg con Clooney. Martin Fuchs e Clooney hanno preso parte alle Olimpiadi di Rio 2016 e sono attualmente vice Campioni del Mondo, titolo conquistato a Tryon nel 2018. Numerose inoltre le vittorie e i piazzamenti di Martin nei principali campi gara internazionali.
Martin ci spiega che è molto importante che i cavalli siano sempre tranquilli, sereni e senza tensioni né stress. La gestione quotidiana dei cavalli conta moltissimo; i miei escono due volte al giorno e inoltre vanno al paddock. Cerco di dare loro la vita il più possibile serena e gioiosa. Questo è il mio modo di condurre la scuderia, il modo in cui sono cresciuto. Ho imparato tantissimo da mio padre che è ancora oggi è la mia guida. Nascere e crescere in una famiglia di gente di cavalli incide moltissimo, la fortuna è quella di crescere imparando poco per volta a partire dalle piccole cose di tutti i giorni. Quando poi si cresce ci si accorge di avere una formazione e valori ben radicati a cui fare riferimento in ogni momento. Questo aiuta tantissimo.
6 DOMANDE A
MARTIN FUCHS
1. Quali sono le tre migliori qualità di un cavaliere in gara?
Calma, precisione, velocità.
2. Quali sono le tre migliori qualità di un cavallo in gara?
Attenzione, coraggio, volontà di combattere con te.
3. Come ti descriveresti in sole ‘tre’ parole?
Ho la mente aperta. Sono molto concentrato. Sono un uomo di cavalli.
4. Quale è la tua migliore qualità?
So mantenere sempre la calma e sono freddo nelle situazioni più importanti.
5. Quale è la tua debolezza?
Voglio avere sempre il controllo di tutto e a volte mi stresso per delle piccole cose.
6. Quale consigli daresti a un giovane per diventare un grande cavaliere?
Lavorare tanto e circondarsi delle persone giuste. Lavorare tanto non significa montare quindici ore al giorno, intendo montare bene, con impegno, dedizione e mettendo cura in tutti i più piccoli dettagli giornalmente in scuderia.