Eric Lamaze abbandona lo CSI3* di Lier (Belgio), contrariato per le misure di sicurezza assenti e per le modalità di selezione dei cavalieri, accettati in grandissimo numero.
Lo fa dopo essersi qualificato per il Gran Premio, scrivendo un lungo post sul suo profilo Facebook. “Oggi è un giorno triste. Non vedevo l’ora di trascorrere la settimana a Lier ma, alla fine, ho deciso che non potevo continuare a competere qui e a sostenere questo evento”. La motivazione, i 252 cavalieri alla partenza della qualificazione nella categoria di 1.45m con 4000€ di montepremi. Una competizione che è stata poi divisa in 3 gruppi diversi, con 3 percorsi diversi. “Non è giusto e non ha alcun senso!”, ha dichiarato Eric Lamaze.
Eric Lamaze: “Le misure di sicurezza non sono rispettate”
Il cavaliere canadese si è poi lamentato delle misure di sicurezza non rispettate da parte di cavalieri, tecnici e organizzatori, sia al concorso di Lier sia a quello di Opglabbeek a cui aveva partecipato nei giorni precedenti. “Solo pochissimi indossavano le mascherine, e sono venuto a sapere di una festa organizzata a Opglabbeek dove nessuno aveva con sé guanti e mascherine”. Ne va della sicurezza di tutti e della possibilità di continuare a organizzare gli eventi a porte aperte. “Non possiamo chiedere al pubblico di rispettare misure di sicurezza che cavalieri, organizzatori e tecnici ignorano”.
La replica di S. Adnan Al Alawi: “Notizie errate”
Alla lettera aperta di Eric Lamaze, è arrivata la risposta di S. Adnan Al Alawi, anche lui iscritto a Lier. “Le notizie che ho letto sono errate, il concorso di Lier era ben organizzato e tutti abbiamo rispettato le regole”.
Intanto, dopo l’aumento dei casi di Covid-19, la Federazione belga ha disposto l’obbligo di indossare mascherine e guanti da parte di tutti.