I rappresentanti dello Stud-book KWPN, in gara ai Campionati Europei 2019, erano addirittura 25. Nella classifica della World Breeding Federation for Sport Horses, i KWPN sono i migliori sia per il salto ostacoli – con quasi 2000 punti di distacco dal secondo classificato, il Westfalen – sia per il dressage.
Nel completo, disciplina verso cui l’allevamento olandese ha iniziato a interessarsi veramente da poco, occupano invece il terzo posto.
I cavalli olandesi sono dunque tra i migliori nel mondo degli sport equestri. È un dato di fatto. Ciò che è incredibile è il fatto che l’allevamento olandese sia arrivato dove è arrivato in un battito di ciglia. Mentre ci sono stud-book che hanno storie lunghe secoli e che sono votati allo sport da quando lo sport esiste, per il KWPN le cose sono andate diversamente.
KWPN, Tutto iniziò coi cavalli da lavoro
In Olanda si prese l’abitudine di registrare i cavalli circa un secolo fa, ma si trattava di cavalli da lavoro, allevati per tirare l’aratro. Già allora però le cose si facevano sul serio: si distinguevano infatti due tipi di cavalli diversi, in base al tipo di terreno su cui dovevano lavorare. A settentrione c’era
il Groningen, più pesante e forte perché pesante era il terreno sabbioso del nord del Paese. A sud invece si sviluppò il Gelderland, più elegante, dotato di andature più brillanti e più vivace, grazie all’apporto di sangue inglese di Purosangue, Hackney e Yorkshire Coach. È dal Gelderland che è nato il cavallo da sella olandese.
È così che è nato il KWPN (Koninklijk Warmbloed Paardenstamboek Nederland), il cavallo sportivo olandese, talmente importante da portare il prefisso ‘regale’ nel nome, prefisso che non si dà certo al primo venuto! Negli anni questi cavalli sono diventati sempre più forti, sani, atletici, dotati di cavalcabilità e di grande dedizione al lavoro, con un modello sempre più
armonico che segue precisi standard (tanto da sembrare addirittura un po’ tutti uguali) e con una caratteristica assolutamente vincente… quella cioè di accontentare tanto l’amatore quanto il professionista più ambizioso.
Febbre da KWQN
Quello dell’equitazione olandese è un circolo virtuoso: il team arancione è diventato sempre più forte negli anni fino a surclassare squadre storicamente più competitive, grazie a cavalli sempre migliori, sempre più adatti alle richieste di uno sport sempre più tecnico. Questo ha fatto sì che vedendo vincere i cavalli olandesi nel mondo si sia sviluppata una vera e propria febbre da KWPN che ha portato a una domanda sempre più ampia di questi cavalli, tant’è che oggi l’esportazione di cavalli sportivi è una voce fondamentale dell’economia olandese.
Il successo dei KWPN in poco tempo è arrivato grazie ai grandi numeri, cioè facendo nascere molti, moltissimi puledri ogni anno, in modo da poter ambire all’eccellenza. I grandi numeri però non bastavano certo: gli olandesi hanno puntato alla massima professionalità e al massimo rigore: per dare vita a un allevamento che poggiasse su forti basi scientifiche bisognava formare professionalità in grado di gestirlo, ampliarlo, migliorarlo e così è stato. Ci voleva inoltre – e questa è stata ed è ancora oggi una caratteristica vincente dell’allevamento olandese – la capacità di intuire, anche prima degli altri, la direzione in cui andava lo sport e indirizzare l’allevamento di conseguenza.
Sfoglia la gallery con i campioni KWPN