La reazione improvvisa del cavallo va gestita in frazioni di secondi. Una capacità che si può migliorare con esercizi specifici
Il cavallo per sua natura è istintivo, per cui ci possono essere situazioni interne o esterne che lo sorprendono creando un imprevisto che va gestito in frazioni di secondi. Per questo la preparazione atletica nell’equitazione, oltre a lavorare sulla respirazione, la postura e lo sviluppo delle qualità fisiche, deve preparare il cavaliere a terra alle diverse tipologie di reazioni, in modo da massimizzare la sua performance quando si troverà in sella.
Reazione agli stimoli
La reattività è una capacità coordinativa che si può allenare. È attivata da uno o più stimoli che possono essere visivi, acustici e tattili. Questi stimoli generano un impulso che viene portato dai nervi al cervello dove viene assunta la decisione di reazione, che viene inviata ai muscoli attivando l’azione. Un cavaliere è immerso di continuo in una complessità di stimoli – prevedibili e imprevedibili – a cui può rispondere attivando tre reazioni fisicocognitive:
—01. Reazione semplice (es. suona la campanella) ∂ si segue una sequenza di movimenti prestabilita
—02. Reazione a scelta (es. cane attraversa il tracciato) ∂ si sceglie tra diverse azioni motorie
—03. Reazione complessa: quando in una situazione intervengono più segnali tra loro (ad esempio si modifica una traiettoria scelta per un’incomprensione con il cavallo attivando quindi un processo cognitivo).
L’importanza della velocità di reazione e di movimento è evidente in tutti gli sport, ma l’unicità degli sport equestri è data dal fatto che in ogni situazione (di gara o nel quotidiano) la reattività è una risposta combinata data dalla compartecipazione all’azione e alla reazione sia del cavaliere sia del cavallo. Pertanto, il cavaliere atleta è quasi sempre soggetto ad avere reazioni complesse.
L’allenamento di Giulia Martinengo Marquet per la reattività
Gli allenamenti per la reattività di Giulia Martinengo Marquet, primo aviere capo dell’Aeronautica Militare, insieme alla sua trainer Alessandra La Noce, sono iniziati dopo un anno di preparazione atletica in cui si è lavorato sul potenziamento della stabilità del corpo, dell’elasticità muscolare e della coordinazione.
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