Percorsi paralleli
Covid 19 e Herpes Virus EHV-1 stanno tenendo sotto scacco il mondo equestre.
Seguirne l’evoluzione ne mette in evidenza le similitudini. Virus micidiali, imprevedibili, mutanti, da cui talvolta se ne esce, talvolta invece fatali; esiti anche contradditori rispetto alla positività o negatività dei test. Stesso iter per persone e cavalli. Il Covid esisteva sotto altre forme, per esempio la Sars, ma il Covid 19 è un’altra cosa. L’Herpes Virus era conosciuto nella forma della Rinopolmonite per la quale esiste da sempre un vaccino che però su questa forma neurologia aggressiva purtroppo ha poca presa.
Le similitudini non si fermano qui e coinvolgono, come sempre, l’agire umano che mette al primo posto potere e business sulla pelle degli ignari.
Il 21 febbraio 2020 il primo caso di Covid a Codogno metteva in allarme il paese. Una settimana dopo il Basso Lodigiano diventava la prima zona rossa al mondo. Eppure si vociferava “Ma si, è solo un’influenza, un paio di settimane ed è tutto finito…”, Come non si può andare a sciare? Mica ti controllano la carta d’identità sulle piste…”, “La partita dell’Atalanta a Bergamo, sospenderla? Ma no, certo che si gioca, tanto poi si vedrà…”. E infatti poi si è visto. Eppure già si sapeva, eppure la scienza già ne parlava, eppure chi è al potere, al governo, lo sapeva.
Valencia, il 20 febbraio scorso si svolgevano normalmente le gare, sospese poi il giorno dopo. Peccato che nessuno, organizzatori e autorità competenti, aveva in alcun modo avvisato che già da gennaio c’erano parecchi cavalli con la febbre. Silenzio assoluto. Tutto poi è avvenuto in fretta. Sul sito della FEI (fei.org) e dell’IJRC (ijrc.org) si possono seguire giornalmente aggiornamenti, il numero dei casi e la diffusione, oltre a tutte le informazioni veterinarie. Numeri e situazioni da far paura. Nel momento in cui scriviamo la FEI ha sospeso l’attività internazionale fino all’11 aprile. Annullata anche la FEI World Cup Final, Aquisgrana slitta a settembre. Non è ancora molto chiara, invece, la posizione della FISE che ad oggi conferma la riapertura delle gare nazionali il 22 marzo ma rinviando alcuni appuntamenti importanti in programma i primi di aprile (16 marzo, fise.it). Eppure l’Italia è compresa nell’elenco dei Paesi Europei con casi confermati redatto dalla FEI. Con la rapidità con cui le cose cambiano vedremo cosa succederà. Ciò che non dovrebbe mai cambiare sono criterio e prudenza. Considerando che ogni giorno ci sono nuove segnalazioni di cavalli che si contagiano e che muoiono.
(Articoli correlati alle pagine 18, 22, 28, 58)