Il 25 e 26 aprile scorsi si è svolto a Losanna, in Svizzera, il FEI Sport Forum, l’appuntamento annuale dove si trattano temi riguardanti tutte le discipline FEI, si discute dei nuovi regolamenti in atto e quelli in previsione, ci si scambiano idee e proposte tra presidenti e rappresentanti della FEI, Federazione Equestre Europea e Federazioni Nazionali, istituzioni come IJRC, comitati organizzatori, cavalieri, giornalisti e rappresentanti dell’intero comparto equestre. Salto Ostacoli, Completo, Dressage e Paradressage sono state le discipline prese in esame.
Focus comunque centrato sulle prossime Olimpiadi di Parigi del 2024, per le quali era già stato deciso, e non ci saranno variazioni, la composizione a 3 binomi delle squadre e lo svolgimento della Coppa delle Nazioni prima della Finale Individuale, mentre rimangono ancora decisioni da prendere in ambito di regolamenti e normative, che sono state rimandate al Rules Revision Process del prossimo 6 luglio. A presiedere le sessioni del salto ostacoli Stephan Ellenbruch, Chair of the Jumping Commette, e Marco Fusté, FEI Jumping Director. Relatori Santiago Varela, Tokyo 2020 Jumping Course Designer, e Kevin Staut, IJRC President. Una delle sessioni è stata dedicata al FEI Event Standards Project che riguarda l’organizzazione dei concorsi e le strutture messe a disposizione di atleti e groom.
L’Event Standards Project comprende la sicurezza e la limitazione all’accesso in scuderia, riservandolo ai soli addetti ai lavori per consentire ai cavalli e ai groom di riposare ed evitare il pericolo di incidenti. Inoltre, la
necessità di migliorare tutti i servizi dedicati ai cavalli, per il welfare e il comfort nelle scuderie e offrire ai groom un maggiore comfort in generale.
Di grande rilievo è stato, inoltre, il riconoscimento ufficiale della professionalità dei groom. La FEI ha infatti firmato il Memorandum of Understanding (MoU) con l’International Grooms Association (IGA), creata e diretta da Lucy Katan. l’IGA, associazione professionale non profit, è stata istituita per ottenere un maggiore riconoscimento alla carriera per i groom e per migliorare le loro condizioni di lavoro. «L’obiettivo è che l’IGA diventi la voce dei groom di tutto il mondo, riconoscendo il lavoro che fanno per mantenere i cavalli del nostro sport felici, sani e performanti al meglio».