Conta il fare, non il dire
Gli sport equestri sono presi di mira dalle associazioni animaliste. Si sapeva che si sarebbe arrivati a questo punto. Ritengono che accadano troppo fatti incresciosi e incidenti, ormai sotto gli occhi di tutti grazie alla modernità dei mezzi di comunicazione, che inducono le associazioni e il pubblico non di settore a condannare gli sport equestri. Eppure per chi, come tutti noi, come la gente di cavalli del mondo, vive con e per i cavalli, sa che si può fare con buon senso e consapevolezza. Ma bisogna darsi da fare in fretta per dimostrarlo, sempre se ne siamo capaci. Non è quello che si fa ma come lo si fa. Leggete il libro ‘L’Illusione del Cavallo’ di Marco Pagliai e Alberto Alessi di Addestramento Etologico, vi aprirà la mente alla conoscenza e verso uno scenario del tutto nuovo.
Tutto il comparto equestre, dagli amatori fino alla cima della piramide rappresentata dalle Federazioni, dovrebbe dimostrare, con i fatti e non con le parole, che vivere i cavalli attraverso l’equitazione è veramente un privilegio, e che lo si può fare nel rispettarli, tutelarli, amarli. Questa affermazione potrà forse ‘indignare’ chi non crede eppure è la verità… Tutti, ma proprio tutti, devono però svolgere il proprio compito mettendosi in modo imprescindibile dalla parte dei cavalli. Le prime a dare l’esempio devono essere le istituzioni che dirigono dall’alto tutto il comparto equestre. A questo riguardo, una riflessione è doverosa: cosa ne è del tanto citato ‘benessere del cavallo’? FEI e Federazioni nazionali sostengono che il benessere del cavallo e i valori etici dello sport sono prioritari.
Ma qual è il vero significato di “benessere del cavallo” e qual è il vero significato dei valori etici dello sport? Dovremmo cercare di dare risposte oneste… Di sicuro il welfare poco ha a che fare con la burocrazia o la politica. Tutto dipende dalle scelte che si fanno. Eppure sono proprio burocrazia e politica a tenere le redini del nostro sport e, purtroppo, talvolta tutto questo lo danneggia, danneggiandone quindi l’immagine e la reputazione. Il ruolo delle Federazioni è quello di difendere i diritti dei nostri cavalli. Questo è ciò che tutti noi ci aspettiamo per i nostri migliori amici, partner sportivi ma soprattutto compagni di vita. Leggete l’articolo-dossier a pag 100. È una analisi della verità, è lunga ma potrebbe valerne la pena.
