Il team svedese del salto ostacoli
La prima cosa che vorrei sottolineare è che non è vero che tutti i cavalli della squadra svedese sono scalzi. Ai mondiali di Herning, per esempio, lo erano All In di Peder Fredricson e King Edward di Henrik von Eckermann.
L’idea di sferrare i cavalli si è sviluppata nel tempo sulla base di precise considerazioni e valutazioni dei singoli cavalli. Henrik ha sferrato i suoi cavalli all’inizio del 2021, Peder aveva iniziato a sferrare un po’ prima, seguendo anche un po’ l’esempio di Julien Epaillard che li aveva già sferrati da tempo.
Chiaramente i loro cavalli scalzi non sono gestiti come si intende normalmente il cavallo scalzo, perchè c’è un gran lavoro di gestione dei cavalli, di accurata scelta dei terreni e selezione dei concorsi. Per i concorsi sui campi in erba, per esempio, i cavalli vengono ferrati. Sia a casa sia in gara la gestione dei cavalli richiede un’attenzione e una cura elevatissime. Non esiste il concetto che i cavalli devono passare un lungo periodo di adattamento avendo anche dolore ai piedi. Nessun cavallo deve mai avere dolore ai piedi. Peder e Henrik hanno adattato la scuderia ai cavalli scalzi e quando escono dalla scuderia se il terreno non è perfetto hanno le scarpette. Le loro scuderie hanno la gomma dappertutto e dove non c’è la gomma, comunque, hanno un fondo che permette ai cavalli di camminare scalzi senza rischiare di pestare un sasso e di avere una sobbattitura, che è uno dei problemi più temuti. Quando vanno in paddock mettono le scarpette, e anche quando lavoravano sull’erba o escono in campagna.
I cavalli scalzi richiedono un lavoro molto impegnativo e altamente professionale da parte dei groom. Devono avere una cura dei piedi nei minimi dettagli e imparano a gestirli quotidianamente. Le scuderie si sono attrezzate e i groom hanno imparato a mantenere la muraglia sempre perfetta, perché non si deve mai rompere, non ci devono mai essere angoli o spigoli.
Non è una cosa semplice. Il maniscalco interviene all’occorrenza ma il lavoro di cura e gestione quotidiana è di chi segue i cavalli ogni giorno. La gestione dei cavalli scalzi aumenta il carico di lavoro per tutti. Tutto questo però in cambio di un maggiore comfort dei cavalli in gara. I cavalieri sostengono di sentire i cavalli molto meglio; le problematiche che incontravano prima a livello ortopedico o di movimento sono molto migliorate. Non si deve pensare, però, che i ferri siano banditi, c’è un lavoro di equipe e di studio costante.
Se c’è la necessità vengono ferrati, così come se si deve correggere qualcosa di ortopedico per un periodo il cavallo deve essere riferrato. L’obiettivo è dare ai cavalli il massimo comfort e si deve trovare la soluzione ideale per ogni singolo cavallo. Non è vero che tutti possono stare sferrati perché, come nelle persone, c’è chi ha anche delle patologie e non può assolutamente stare senza ferri.
Ci sono tantissimi aspetti legati alla salute dei cavalli da tenere in considerazione, non è una scelta che va fatta a cuor leggero, solo perché la Svezia ha i cavalli sferrati e allora sferriamoli anche noi. Peder e Henrik sono i primi che davanti alla necessità, motivi di salute o tipologia di campi gara, mettono i ferri.
In definitiva bisogna fare la cosa giusta per ogni cavallo.
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