Definizione in uso corrente in lingua inglese, ‘Social License to operate’ significa letteralmente ‘licenza sociale a operare’.
Si parla di ‘Social License to operate’ (SLO) quando un’attività, di qualunque tipo, ha l’approvazione o il consenso della società.
Ottenere la social license negli sport equestri significa fare le giuste scelte etiche nei confronti dei cavalli. Ognuno di noi ha la responsabilità della social license, che si assume dando valore alla partnership tra uomo e cavallo e dimostrando rispetto per il cavallo in tutte le forme.
Il binomio cavallo-uomo ha radici antichissime e ha avuto tanti e fondamentali ruoli per l’evoluzione della società. Oggi, per poter continuare a esistere nel futuro, gli sport equestri devono avere l’approvazione e il consenso della società. Ciò significa che il benessere psico-fisico del cavallo deve essere sempre al primo posto ed è responsabilità di tutte le persone coinvolte dimostrarlo con chiarezza e trasparenza per rafforzare la ‘social license’.
Gli errori sono sotto gli occhi di tutti e si pagano cari, lo abbiamo visto alle Olimpiadi di Tokyo dove un’azione sconsiderata dell’amazzone del pentathlon ha scatenato una reazione molto forte nell’opinione pubblica. Tuttavia, se tutti noi coinvolti nello sport equestre, sia agonistico sia dilettantistico, dimostriamo l’impegno verso etica e rispetto, probabilmente l’opinione pubblica riuscirà a ‘fidarsi’ e ad accettare, e forse apprezzare, gli sport equestri. Dipende da noi, è nostro dovere perseguire una nuova coscienza. Bisogna essere onesti, trasparenti e agire per eliminare tutto ciò che arreca danno ai cavalli.
Zero tolleranza per qualsiasi abuso.
Il Codice di Condotta della FEI cita: «Tutti coloro che sono coinvolti nello sport equestre internazionale devono aderire al Codice di Condotta FEI e riconoscere e accettare che in ogni momento il benessere del cavallo deve essere primario e mai subordinato a influenze competitive o commerciali». Tutto questo, però, non dobbiamo farlo solo per la social license ma perchè è giusto, è nostro dovere e non c’è altra scelta. Perchè noi siamo gente di cavalli.
Susanna Cottica, Direttore Responsabile di Cavalli & Cavalieri
Editoriale estratto dal numero di Gennaio/Febbraio 2023: