Di Laura Conz
In ogni disciplina sportiva si assiste a un costante miglioramento delle performance degli atleti. E spesso i Giochi Olimpici rappresentano la miglior vetrina planetaria dei risultati raggiunti dove, ogni quattro anni, l’asticella da superare si sposta lievemente più in alto.
Una consapevolezza che ogni sportivo, o tecnico, deve sempre avere ben presente quando inizia il suo lungo percorso di avvicinamento ai successivi Giochi Olimpici.
L’assegnazione dei punteggi
Dobbiamo innanzitutto sapere come si effettua il giudizio ai massimi livelli di competizione: il giudizio viene dato da giudici che possono variare da un numero minimo di 3 o 5 (per le gare internazionali o Campionati italiani) a un numero massimo di 7 (Campionati Continentali a livello Grand Prix, Campionati del Mondo, Giochi Olimpici e Finale di Coppa del Mondo).
Per garantire un giudizio ancora più imparziale e scevro da possibili disattenzioni o pregiudizi, nei Campionati Continentali e Mondiali, Finale di Coppa del Mondo e Giochi Olimpici viene usato un ‘Collegio di Supervisori’, il JSP (Judges Supervisors Panel), formato da 2 giudici e 1 tecnico, che possono correggere il punteggio di un giudice in un movimento qualora si discosti dal punteggio degli altri.
Questo viene fatto rivedendo la prova in video e, se necessario, con l’aiuto della moviola. Inoltre, il JSP Panel può applicare la regola del 6%: quando il giudizio finale di un giudice si discosta del 6% o più dalla media dei punteggi degli altri giudici, per lo stesso binomio il JSP può, con decisione unanime, cambiarlo e portarlo allo stesso punteggio del giudice più vicino.
La scheda di valutazione prevede l’assegnazione di un voto da 0 (non eseguito) a 10 (eccellente) per ciascuna delle figure della ripresa, a partire dall’ingresso in rettangolo alla lettera A fino al saluto finale, e un voto generale, chiamato appunto General Impression, dove sono permessi i punti anche dal 0,5 al 9.5 (i cosiddetti mezzi punti). Nella ripresa del Freestyle è permesso l’uso dei decimali nella valutazione artistica.
In questo grafico ho evidenziato la forte crescita tecnica che ha interessato il dressage nel corso di soli otto anni. Basti pensare che a Pechino 2008 solo 9 binomi hanno superato la soglia del 70%, mentre a Londra 2012 sono stati ben 30, e 3 quelli che hanno superato l’80% (Valegro, Parzival e Damon Hill). A Rio de Janeiro 2016 36 binomi sono sopra il 70% mentre 4 hanno superato l’80% (Valegro, Desperados FRH, Showtime FRH, Weihegold OLD).
Prendendo i punteggi del primo classificato notiamo una crescita di più del 7% tra Pechino e Londra. Se confrontiamo Pechino e Rio vediamo che la percentuale per vincere il primo giorno varia oltre l’8% (8,65%).
A livello olimpico il vincitore di una categoria qualificante è sempre un potenziale candidato al metallo più prezioso o quasi certamente in zona medaglia; stiamo quindi parlando di binomi eccezionali e di cavalli di rara bellezza e maestria. Per valutare se effettivamente questa crescita tecnica è reale e comprende una crescita a livello globale, ho verificato anche altri binomi: indicativo è il 30° posto che a Pechino si otteneva con una percentuale di 63,375, contro il 70,243 di Londra e il 71,5 di Rio de Janeiro, quindi con un aumento di percentuale superiore all’8% (8,12%). Questo dato è molto importante perché determina l’accesso alla semifinale, aperta ai primi 30 classificati.
Anche le medie per blocchi di 5 danno un responso di forte crescita confermando il trend da un minimo del 5,22% a un massimo dell’8,62% (dal 16° al 20° posto). Decisamente in crescita il primo blocco di binomi che segna un aumento dell’8,32% ma anche nell’ultimo blocco di risultati, dal 26° al 30° classificato, si registra un incremento dell’8,08%. •
Laura Conz
Istruttore federale di 3° livello; Master d’Eccellenza; Tecnico federale di equitazione paralimpica di 3°livello; Tecnico europeo di IV livello, riconoscimento rilasciato per la prima e unica volta negli sport equestri.
Laura ha ricoperto molti incarichi prestigiosi nell’ambito della Federazione Italiana Sport Equestri.
Attualmente riveste le cariche di capo equipe, team manager e membro della commissione di selezione per il Dressage nel settore Young Riders, Juniors e Children della FISE.
Laura è tecnico di Sara Morganti, campionessa plurimedagliata nel Paradressage.