La passione per i cavalli scorre nelle vene e si tramanda di generazione in generazione. Chi nasce in una famiglia di forte tradizione equestre ne afferra il testimone e tramanda a sua volta la passione, diventando artefice di vere e proprie dinastie di gente di cavalli. Nascono così bellissime storie, storie di donne e uomini di cavalli e, talvolta, storie di campioni, non solo perché vincitori di medaglie, ma campioni nel vivere con, per e grazie ai cavalli e facendone la propria ragione di vita, di famiglia, di lavoro.
Talento e passione
Una delle più conosciute e apprezzate nel mondo del salto ostacoli è la famiglia Philippaerts. Con la loro scuderia storica a Oudsbergen, nella campagna del Meeuwen-Guitrode in Belgio, sono colonna portante del team belga da più generazioni. Ludo, il capofamiglia, ha ereditato la passione e il talento dal padre e li ha trasmessi ai figli. Ludo è stato uno dei più grandi cavalieri del salto ostacoli mondiale entrato nella storia con il suo leggendario Darco, vincitore eccezionale e straordinario padre di una vera e propria stirpe di saltatori internazionali.
La mamma Veronique, dressagista, è il pilastro della famiglia ed ha un grande ruolo accanto a Ludo nell’educazione e formazione dei loro figli. Nel 2015 Ludo ha abbandonato le competizioni per dedicarsi interamente alla crescita dei figli come cavalieri e a ben ragione! I due gemelli Nicola e Olivier, trent’anni, sono ai massimi livelli internazionali. E i più giovani Thibault, 22 anni, Anthony, 20 anni, sono già sulle loro orme. Ora che la strada è tracciata, Ludo è tornato a competere.
Un team tra i più forti al mondo quello dei Philippaerts, con Ludo, Veronica, Nicola, Olivier, Thibault, Anthony, i collaboratori, groom e cavalieri, e naturalmente tutti i cavalli. Insieme, uniti con solo credo: horses are our love and life.
Ludo Philippaerts
“Credo che la pazienza sia molto importante nel nostro sport. Non ci sono molti cavalieri della nuova generazione in grado di educare i cavalli. Non c’è più gente di cavalli come un tempo, oggi ci sono più persone con i cavalli che vera gente di cavalli. Ho cercato di crescere i miei figli insegnandogli a educare bene i cavalli, ed è compito molto difficile.
È importante che i cavalli siano rilassati ed equilibrati. Devono avanzare dritti verso il salto, quando trattengo con le mani devono aspettare, quando spingo devono avanzare. A casa ci esercitiamo sempre su ostacoli molto bassi, cercando di fare girate veloci e strette; lavoriamo sulle cose semplici, i cavalli sanno saltare grosso, ma imparano su piccoli salti.
Siamo sempre alla ricerca di nuovi cavalli, ne compriamo molti ogni anno, circa 50 o 60. Le prime qualità che cerco in un cavallo sono intelligenza e coraggio. Oggi è molto importante avere un cavallo intelligente, che voglia fare netto, che metta attenzione ai salti e non sia difficile da montare. Mi piace avere un cavallo rilassato. Il cavallo non deve saltare in modo spettacolare ma deve essere intelligente, e rispettoso delle barriere. Guardo anche il pedigree, ma non è la cosa più importante per me; dico sempre ‘la carta non salta’. Se aveste visto Katanga a 8 anni non avreste mai pensato che sarebbe stata in grado di saltare i Gran Premi 5 stelle che sta saltando oggi; solo la sua mentalità e il suo spirito combattivo le permettono di saltare questi percorsi.
Al giorno d’oggi abbiamo molte gare, quindi è molto importante pianificare all’inizio dell’anno. E importante non fare troppo durante la stagione, è questo che deve fare un cavaliere”.
Olivier Philippaerts
“Mantengo i miei cavalli anziani molto in forma e mentalmente freschi, anche portandoli nel bosco a fare un piccolo canter per tenerli motivati. Credo che i cavalli si annoino un po’ a lavorare sempre in campo, cerco di portarli fuori almeno 2 o 3 volte alla settimana perché siano felici. Per i cavalli giovani facciamo un po’ più di ginnastica, adattando l’allenamento a ogni cavallo, non tutti gli allenamenti devono essere uguali”.
Nicola Philippaerts
“Katanga non è una cavalla facile e non la più appariscente a casa, ma credo che il suo carattere sia eccezionale. Quando sale sul ring ha una marcia in più. Se saltasse in una gara bassa, non si penserebbe mai che potrebbe essere terza al Grand Prix di Aachen; quando entra in campo, ha una grande mentalità ed è una vera combattente. Penso che sia molto importante che il cavallo si senta sicuro e sia molto abile nel salto; a volte i cavalli sono un po’ timidi all’inizio, ma a livelli più alti bisogna davvero diventare una squadra, altrimenti non può funzionare“.
Thibault Philippaerts
“Il miglior consiglio che mi è stato dato è di non arrendersi mai. Ogni cavaliere sperimenta alti e bassi. Penso che si debba continuare ad andare avanti e cercare di migliorarsi. Bisogna continuare a credere e avere fiducia nel proprio sistema, nel proprio cavallo e in sé stessi, e alla fine tutto funzionerà.
Quando tutto va bene è facile essere motivati, ma è anche facile essere delusi e soffrire quando le cose non vanno bene. Con i cavalli bisogna godere dei momenti in cui va tutto bene perchè tutto può succedere. Credo che questa sia la parte speciale del nostro sport, le relazioni e i legami che abbiamo con i nostri cavalli.
Siamo competitivi l’uno con l’altro. Mio padre è il più competitivo! Ha smesso di montare per un po’, ma ora è tornato a fare le nostre stesse gare. Vogliamo sempre batterci a vicenda e questo ci spinge a migliorarci. Ma siamo anche sempre presenti l’uno per l’altro, ci teniamo molto. Siamo una squadra”.
Anthony Philippaerts
“Penso che sia necessario avere molta ambizione e lavorare sodo per avere successo, oltre che disciplina, e circondarsi di persone valide, come un buon trainer e un buon team a casa”.
About Veredus & Philippaerts
Veredus è azienda leader nel campo delle protezioni per i cavalli. Il rapporto tra la famiglia Philippaerts e Veredus è iniziato nel 2018 con Nicola. Un anno dopo sono entrati Thibault e Anthony. La collaborazione nata anche con Olivier e Ludo ha portato infine nel 2022 Veredus e il Team Philippaerts a un accordo globale per cui oggi l’intero team Philippaerts utilizza le protezioni e i prodotti Veredus per tutti i suoi cavalli. •
Foto di Stefano Secchi e Dirk Caremans