La ‘Commissione Etica e Benessere Equino’ (Equine Ethics and Wellbeing Commission – EEWB) è stata creata dalla FEI nel giugno 2022. L’intento della Commissione è quello di prendere in esame le problematiche legate agli sport equestri, che oggi più che mai sono nel mirino dell’opinione pubblica.
Problematiche che influiscono sull’accettazione da parte della società del coinvolgimento dei cavalli nello sport. Compito della Commissione è quindi il fornire indicazioni precise e regole, in modo autonomo rispetto alla FEI. Questo per garantire che il benessere dei cavalli sia salvaguardato attraverso politiche e pratiche etiche basate sull’evidenza, in relazione all’addestramento, alla gestione, alle performance e alle competizioni, al fine di ottenere la ‘licenza sociale di operare’ (SLO, Social License to Operate). Si parla di ‘social license to operate’ quando un’attività, di qualunque tipo, ottiene l’approvazione o il consenso della società.
Ottenere la social license negli sport equestri significa fare le giuste scelte etiche nei confronti dei cavalli.
Durante lo Sport Forum della FEI (24-25 aprile, Losanna), la Commissione Etica e Benessere Equino (equinewellbeing.fei.org/)ha presentato 24 punti fondamentali per garantire una buona, e giusta, vita ai cavalli nello sport equestre. È stata la prima volta che la Commissione EEWB si è confrontata direttamente con la comunità equestre, presentando il lavoro svolto e le conclusioni che ne sono state tratte.
Durante lo Sport Forum della FEI (24-25 aprile, Losanna), la Commissione Etica e Benessere Equino (equinewellbeing.fei.org/)ha presentato 24 punti fondamentali per garantire una buona, e giusta, vita ai cavalli nello sport equestre. È stata la prima volta che la Commissione EEWB si è confrontata direttamente con la comunità equestre, presentando il lavoro svolto e le conclusioni che ne sono state tratte.
Il professor Nat Waran, Chair dell’EEWB, ha spiegato quali sono i parametri per garantire il futuro degli sport equestri, rispettando i principi etici del benessere del cavallo.
La società si evolve nella coscienza e sensibilità, e dare priorità al benessere dei cavalli attraverso azioni positive, che devono essere comunicate con trasparenza, è fondamentale per garantire il futuro degli sport equestri. La FEI non ha solo un’influenza diretta ma anche indiretta sul progresso della conoscenza e della comprensione del benessere equino. In particolare, sulla qualità della vita di un cavallo da competizione, dall’allevamento, alla gestione iniziale, alle pratiche di addestramento, all’esperienza nelle competizioni, fino alla fine della sua carriera e della sua vita.
La società si evolve nella coscienza e sensibilità, e dare priorità al benessere dei cavalli attraverso azioni positive, che devono essere comunicate con trasparenza, è fondamentale per garantire il futuro degli sport equestri. La FEI non ha solo un’influenza diretta ma anche indiretta sul progresso della
La FEI, per ottenere la ‘licenza sociale’ negli sport equestri, ora e in futuro, deve affrontare tutti gli aspetti etici legati al coinvolgimento dei cavalli non solo nello sport ma durante tutta la vita del cavallo.
Deve essere chiaro che tutti coloro che operano nel settore equestre devono riconoscere di avere una responsabilità, sia individuale sia collettiva, nel garantire il benessere dei cavalli come priorità assoluta. Mantenere la ‘licenza sociale’ significa riconoscere che saranno inevitabilmente necessari dei cambiamenti per garantire che gli sport equestri continuino ad avere l’approvazione e l’accettazione della società in generale. Queste non dovrebbero essere solo preoccupazioni della FEI, ma dovrebbero essere prese in considerazione da tutte le federazioni nazionali.
La FEI, per ottenere la ‘licenza sociale’ negli sport equestri, ora e in futuro, deve affrontare tutti gli aspetti etici legati al coinvolgimento dei cavalli non solo nello sport ma durante tutta la vita del cavallo.
Deve essere chiaro che tutti coloro che operano nel settore equestre devono riconoscere di avere una responsabilità, sia individuale sia collettiva, nel garantire il benessere dei cavalli come priorità assoluta. Mantenere la ‘licenza sociale’ significa riconoscere che saranno inevitabilmente necessari dei cambiamenti per garantire che gli sport equestri continuino ad avere l’approvazione e l’accettazione della società in generale. Queste non dovrebbero essere solo preoccupazioni della FEI, ma dovrebbero essere prese in considerazione da tutte le federazioni nazionali.
In conclusione, per usare una definizione machiavellica, se ‘il fine giustifica i mezzi’, ben venga la necessità della ‘Licenza Sociale a Operare’ se questo significa, finalmente, garantire ai cavalli una vita migliore, quella che meritano, e più rispetto sotto tutti i punti di vista. Una svolta da sempre tanto attesa e per la quale noi da sempre ci battiamo.