Quanto, quando e cosa… in gara
Le necessità nutrizionali di un cavallo in attività agonistica. Un cavallo in gara ha bisogno di energia e di essere bene idratato senza dimenticare le priorità legate al suo benessere.
Prof.ssa Emanuela Valle
Dip. Scienze Veterinarie – Università di Torino
Full Professor – EBVS® European Specialist
in Veterinary and Comparative Nutrition
In molti casi, per affrontare la stagione di gare, si è portati a variare l’alimentazione del cavallo pensando di migliorare la sua performance e quindi spesso si cambiano mangime e fieno o si fanno aggiunte di alimenti a cui il cavallo non è abituato.
Questo non migliora le performance, ma crea alterazioni nel microbiota intestinale, importantissimo per la salute del cavallo.
Il suo equilibrio è fondamentale per prevenire problemi come le coliche, per la digestione dei nutrienti e per favorire le prestazioni muscolari.
Tuttavia, quando cambiamo alimenti, rischiamo di distruggere l’equilibrio del microbiota e quindi tutti i suoi potenziali effetti benefici.
La dieta in gara deve quindi comprendere gli alimenti a cui il cavallo è solitamente abituato. Può essere utile aumentarne le quantità. Infatti, in seguito al cambiamento di scuderia, al viaggio e alle necessità energetiche delle prestazioni, il cavallo potrebbe avere bisogno di più energia.
Solitamente basta aumentare il mangime somministrato a casa di 0.5 -1 kg in funzione della condizione corporea del cavallo.
In alcuni casi, invece, possiamo aggiungere un mangime altamente energetico due settimane prima della partenza in quantità tra 0.5 -1 kg, in funzione della dieta totale del cavallo.
La banca
Un altro aspetto molto importante dell’alimentazione del cavallo in gara è quello di garantire la corretta idratazione. Questo deve avvenire già prima della partenza in modo tale che nel grosso intestino del cavallo si crei quella che viene chiamata banca di acqua ed elettroliti.
Molto utile e facile è dare il solito mangime di casa bagnato. Infatti, per ogni chilo di mangime solitamente possiamo fornire circa 0.6 litri di acqua.
Si può anche bagnare il foraggio, sapendo che 3 kg di fieno saranno in grado di assorbire circa un litro di acqua. Un altro modo per fornire più acqua è usare pastoni fibrosi. Questi contengono spesso polpe di bietola e/o foraggi.
Ne possono bastare piccole quantità, 300 grammi al giorno, che sono in grado di assorbire anche un litro, un litro e mezzo di acqua. In gara, lasciamo sempre a disposizione un secchio oltre al beverino.
Possiamo anche preparare un drink da bere con acqua fresca addizionata da frutta e/o verdure come carote e mele o qualche appetibilizzante che invogli il cavallo a bere.
Quando dare da mangiare?
Il cavallo in natura mangia piccoli quantitativi di cibo fino a 16 -18 ore al giorno.
Questo perché ha uno stomaco piccolo ed è fatto per non rimanere a digiuno.
Di conseguenza, è necessario che, anche quando montiamo, il cavallo abbia sempre una piccola quantità di foraggio nello stomaco.
Una strategia utile è fornire una rete da fieno a maglie strette (2×2) con 1-2 kg di foraggio, in modo tale che il cavallo spilucchi senza abbuffarsi fino a circa un’oretta prima di montarlo.
Possiamo anche portarlo a brucare un po’ di erba utile anche a fargli prendere confidenza con l’ambiente. In alcuni casi, per i cavalli soggetti ad ulcere gastriche, può essere utile somministrare chaff di medica (circa mezzo kg) 30 minuti prima dell’esercizio.
Il mangime, invece, va somministrato tre e mezza o quattro ore prima dell’esercizio, altrimenti avremo un picco di insulina che non facilita la risposta metabolica necessaria per l’esercizio fisico ad alta intensità.
Se in gara non mangia
Un posto nuovo, odori e movimenti diversi dalla solita routine possono portare il cavallo a essere più nervoso e stressato, specialmente i soggetti già di per sé sensibili, e quindi ad avere un appetito ridotto.
Se il cavallo non mangia la sua razione di fieno e mangime, non assume energia a sufficienza.
Questo può dipendere anche dallo stress e per questa ragione è bene parlarne con il nostro veterinario, che potrebbe consigliare, ad esempio, di usare gastroprotettori per lo stomaco.
Per i cavalli che mangiano poco e che non sembrano avere problemi di salute è bene usare mangimi molto appetibili anche a casa, che contengono un po’ di erba medica e una leggera melassatura.
Possiamo poi invogliarli con piccole aggiunte della loro frutta o verdura preferita e portandoli a mangiare un po’ di erba.
Quali integratori usare?
- Elettroliti: per reintegrare le perdite causate dalla sudorazione (si possono aggiungere anche due cucchiai di sale da cucina). Somministrarli da due giorni prima del viaggio fino al rientro in scuderia (non somministrare elettroliti in pasta ai cavalli che soffrono di gastriti).
- Pre-probiotici: per il benessere intestinale dei soggetti sensibili che spesso sviluppano coliche da stress. Somministrarli da almeno 4 giorni prima fino a 4 giorni dopo la gara.
- Coadiuvante: dell’attività gastrica: funzionano da tamponi diretti dell’iperacidità, che contribuisce alla formazione di ulcere, da somministrare dalla partenza al rientro a casa.
- Energizzanti: aiutano a sostenere le performance. Maltodestrine e aminoacidi ramificati devono essere dati non più di venti minuti prima dell’esercizio, solo se il cavallo ha bevuto e comunque secondo indicazioni del produttore.
Quale fieno uso per la gara?
Spesso non è possibile portare il fieno di scuderia in gara per questioni di spazio.
La soluzione migliore è utilizzare prodotti confezionati in ballette.
Oggi in commercio ne esistono molti e possiamo iniziare ad utilizzarli già una decina di giorni prima della gara, magari in quote del 50% del fieno di scuderia e 50% del prodotto che ci porteremo.
Possiamo anche utilizzare i ballottini piccoli, 18-20 kg, da agricoltori locali. Se non abbiamo a disposizione molto spazio sul van e siamo costretti ad utilizzare il fieno fornito in gara, cerchiamo almeno di dare il 30% del fieno che il cavallo è solito mangiare a casa.
Assolutamente, occorre evitare cambiamenti di foraggio nei giorni della gara o somministrare fieni totalmente diversi, come ad esempio passare da un fieno a un fieno silo.