I primi passi del futuro campione
Crescita, alimentazione e benessere del puledro
Prof.ssa Emanuela Valle
Dip. Scienze Veterinarie – Università di Torino
EBVS® European Specialist in Veterinary
and Comparative Nutrition
Crescere un puledro richiede competenza, pazienza e dedizione.
Se è vero che la natura gioca un ruolo centrale, è altrettanto vero che la gestione è fondamentale per permettere al piccolo di esprimere appieno il suo potenziale genetico.
Non basta scegliere ottimi riproduttori: occorrono cure veterinarie, alimentazione bilanciata e un ambiente adeguato allo sviluppo psicofisico.
Tutto va pensato e nulla va lasciato al caso. Infatti, un puledro cresce seguendo tappe precise e delicate. Nei primi mesi di vita, ogni fase ha un ruolo critico nel determinare la salute e il benessere futuri; ad esempio a un mese di vita il puledro dovrebbe raddoppiare il peso alla nascita poppando diverse volte al giorno e iniziando ad assaggiare erba e fieno per imitazione.
A due mesi, il gioco prende il sopravvento sul sonno, e l’indipendenza dalla madre cresce.
Questi momenti segnano l’inizio di un percorso di sviluppo fisico e mentale che necessita di attenzione costante.
Le fasi della crescita e il ruolo della mamma
Nei primi mesi, la priorità è garantire un’alimentazione che soddisfi i bisogni nutrizionali e un ambiente che favorisca il benessere sociale e psicologico del puledro.
I fabbisogni nutrizionali nei primi mesi di vita sono soddisfatti solo dal latte; è quindi necessario che la qualità del latte materno sia ottimale. Perciò la salute e l’alimentazione della madre durante la gravidanza e la lattazione sono fondamentali.
Nei primi tre mesi di lattazione, la fattrice produce latte in quantità significative. Per garantire una produzione lattea di qualità, è importante che la dieta della madre sia bilanciata e ricca di nutrienti essenziali.
È essenziale che i puledri vivano in gruppo: solo così possono apprendere comportamenti sociali e sviluppare robustezza fisica e mentale. L’esplorazione, il gioco e l’interazione con altri puledri favoriscono il corretto sviluppo motorio e comportamentale.
Non a caso, in molte nazioni europee la legge impone di crescere i puledri in gruppo con le loro madri. Questa pratica, che rispetta le esigenze etologiche della specie, favorisce la formazione di cavalli equilibrati e resistenti.
Inoltre, il comportamento della madre influenza profondamente lo sviluppo del puledro. I piccoli tendono a imitare la mamma, apprendendo da lei non solo i comportamenti sociali, ma anche le preferenze alimentari e i comportamenti sociali.
La corretta alimentazione
L’alimentazione è il pilastro dello sviluppo di un puledro. Durante la lattazione, è cruciale che la fattrice riceva una dieta ricca di energia, proteine e calcio.
Nei primi mesi, il puledrino inizia a integrare il latte con alimenti solidi, come erba e fieno. In generale, a partire dalla fine del terzo mese è possibile iniziare a integrare mangimi per puledrini sotto la mamma che aiutano a favorire la crescita del piccolo integrando le carenze dei foraggi.
Questi mangimi sono ricchi di proteine nobili, minerali essenziali come calcio, rame e zinco, e vitamine che favoriscono lo sviluppo osseo e muscolare.
Tuttavia, è importante non favorire una crescita spinta troppo veloce. Una dieta equilibrata aiuta a prevenire problemi di accrescimento, come l’osteocondrosi, che può compromettere la carriera sportiva del cavallo.
L’importanza del gioco
Attraverso il gioco e l’interazione con i coetanei, i puledri apprendono il linguaggio corporeo, sviluppano le competenze sociali e rinforzano ossa e muscoli. Lasciare che i puledri vivano in gruppo non è solo un piacere per loro, ma una necessità per il loro equilibrio psichico e fisico.