Sport equestri e benessere equino: le leggi esistono
Dovere di conoscenza del proprietario e presa di coscienza
Avv. Michela Masoero
Da qualche tempo si sente discutere circa il benessere dei cavalli impegnati nello sport e troppo sovente si parla di sfruttamento animale.
Appoggiando per un momento la toga, io stessa sono amante degli animali e rabbrividisco di fronte a cattiverie nei confronti non solo dei cavalli, ma di qualsiasi animale.
Esistono però dei limiti e una sottile linea di demarcazione che porta a travisare ciò che è fare sport insieme al proprio cavallo, il proprio ‘compagno di squadra’, e ciò che è sfruttamento o, peggio, maltrattamento del cavallo.
Ogni cavaliere, istruttore, groom o semplice frequentatore del mondo equestre dovrebbe avere la conoscenza di ciò che è il benessere animale, e di tutte le normative che avvolgono la sfera equestre e animale.
Non è lo sport equestre l’oppressore del benessere equino, l’unico ed esclusivo colpevole del malessere di un animale è solo ed esclusivamente il proprietario/cavaliere.
Qualsiasi sia il motivo per cui detiene un animale, egli ne è responsabile se gli procura sofferenze, siano esse un lavoro sbagliato e opprimente o il lasciarlo abbandonato in un campo senza cure o cibo.
È possibile la coesistenza dello sport equestre con il benessere equino, ma è necessario che ogni atleta, ogni frequentatore, lavoratore o altro del mondo equestre sia conscio di cosa significa benessere equino e della normativa che ingloba il mondo animale, che la rispetti, ma anche che la faccia rispettare.
Di seguito le normative a tutela degli animali.
Unione Europea
(almeno paraschiena con omologazione e marcatura CE). Per cavalieri/amazzoni under 18 è obbligatorio nelle attività di avviamento allo sport, addestramento, allenamento, partecipazione a gare o L’art.13 del Trattato sul funzionamento dell’UE (TFUE) dispone che l’Unione e gli Stati Membri devono tenere ‘pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti’.
Francia
Con una modifica all’art.528 del Code Civil riconosce gli animali come ‘être vivant doué de sensibilité’ (esseri viventi dotati di sensibilità).
Definizione simile a quella già introdotta nei codici civili di Germania, Svizzera e Austria.
COSTITUZIONE ITALIANA
Con la modifica dell’art. 9 della Carta Costituzionale, gli animali sono finalmente oggetto di tutela da parte dello Stato italiano.
Codice penale
In Italia l’art. 544ter punisce con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro ‘Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche’, nonché ‘chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale’.
Per aversi reato non ci devono essere lesioni fisiche, è sufficiente la sofferenza degli animali: la norma mira a tutelarli in qualità di esseri viventi in grado di percepire dolore.
L’art.727 punisce invece ‘chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività’, nonché ‘chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze’.
Ministero della Salute
Tra le varie, l’ordinanza del 21 luglio 2011 a tutela degli equidi (poi rinnovata), il Codice per la tutela e la gestione degli equidi e la Carta etica per la tutela del cavallo.
Cavallo ‘atleta’
Con il D.Lgs. n.36 del 28 febbraio 2021, il cavallo sportivo è legalmente riconosciuto un atleta.
Ministero e Banca Dati Nazionale
Il Decreto del 30.09.2021, in esecuzione ai Reg UE, ha costituito la nuova anagrafe degli equidi, il c.d. Sistema I&R, con regole più stringenti sia per i proprietari, sia per i commercianti, i gestori di scuderia, e sanzioni
DPR 31.03.1979 – Protezione animali
L’art. 3 attribuisce al Sindaco di ogni Comune la vigilanza sull’osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali presenti sul territorio comunale.
Reg CE 1/2005 – trasporto cavalli
‘Non può essere trasportato alcun animale che non sia idoneo al viaggio previsto’ […] ‘Nessuno è autorizzato a trasportare o a far trasportare animali in condizioni tali da esporli a lesioni o a sofferenze inutili.’
La normativa riporta un lungo elenco di situazioni in cui gli animali non possono essere trasportati; prevede strette disposizioni relative ai mezzi di trasporto, cui ognuno deve adeguarsi; prescrive le modalità di trasporto, obbligo di soste etc..
NORME FEI
Antidoping
In conformità con il Codice Anti-Doping Mondiale (World Anti-Doping Code) emanato dell’Agenzia Mondiale per il Doping (World Anti-Doping Agency – WADA) la FEI ha adottato due Regolamenti (ECM-EAD), che prevede responsabilità, obblighi e sanzioni per cavalieri, proprietari e operatori.
Controlli sanitari
Nel corso di ogni competizione sotto l’egida della FEI, si controllano lo stato di salute dei cavalli, le vaccinazioni e i documenti. Ogni violazione alla salute equina viene sanzionata, come anche l’occultamento di ferite o malesseri.
Commissione etica
Istituita al fine di salvaguardare il benessere di ogni cavallo impegnato in attività sportiva.